Tariffazione dei Rifiuti Urbani: verso un modello equo, sostenibile e trasparente

Pubblicato il 30 marzo 2025 alle ore 23:30

L’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA), con la Relazione Conclusiva dell’indagine avviata con la deliberazione 41/2024/R/RIF, ha fornito un quadro aggiornato e approfondito sui regimi tariffari applicati alla gestione dei rifiuti urbani. La sintesi tecnica, elaborata da Servizi Locali S.p.A., offre spunti operativi e analitici rilevanti per amministratori pubblici e tecnici del settore. "Marzo 2025 – A cura di Servizi Locali S.p.A."

 

Tariffazione dei Rifiuti Urbani: verso un modello equo, sostenibile e trasparente

Marzo 2025 – A cura di Servizi Locali S.p.A.

L’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA), con la Relazione Conclusiva dell’indagine avviata con la deliberazione 41/2024/R/RIF, ha fornito un quadro aggiornato e approfondito sui regimi tariffari applicati alla gestione dei rifiuti urbani. La sintesi tecnica, elaborata da Servizi Locali S.p.A., offre spunti operativi e analitici rilevanti per amministratori pubblici e tecnici del settore.

Un sistema in transizione: dal tributo alla tariffa puntuale

Il panorama italiano si presenta oggi eterogeneo, con una prevalenza al Sud di sistemi presuntivi (TARI binomia) e una crescente diffusione nel Nord-Est dei modelli più avanzati, come la Tariffa Corrispettiva Puntuale (TCP). L’adozione di sistemi di misurazione puntuale, sostenuta dal principio “chi inquina paga”, risulta fondamentale per garantire equità nella ripartizione dei costi e incentivare comportamenti virtuosi da parte degli utenti.

Equità e tecnologia al centro del cambiamento

La TCP, rispetto alla TARI, consente una maggiore personalizzazione della tariffa in base alla quantità effettiva di rifiuti prodotti, grazie all'impiego di tecnologie di tracciamento (RFID, sensori IoT, applicazioni per cittadini). Gli effetti osservati sono significativi: riduzione dei rifiuti indifferenziati fino al 50%, incremento della raccolta differenziata oltre l’80% e maggiore stabilità nei costi per le famiglie.

Le criticità ancora aperte

Tuttavia, il sistema non è privo di sfide. L’elevata incidenza della quota fissa, la gestione degli insoluti, la difficoltà di rilevazione standardizzata e i comportamenti opportunistici (es. abbandono rifiuti) rappresentano elementi critici. L’efficacia della tariffazione puntuale dipende inoltre dall’efficienza della gestione dei dati tra enti locali e gestori, che deve poggiare su piattaforme integrate, sicure e aggiornate.

L’impiantistica come anello mancante

Lo studio evidenzia come la mancanza di una rete impiantistica adeguata per il trattamento degli scarti da riciclo rappresenti un freno strutturale al raggiungimento degli obiettivi di economia circolare. Oltre 5 milioni di tonnellate di residui vengono ancora oggi destinati a discariche o esportati all’estero, con ricadute negative sia ambientali che economiche.

Conclusioni: la tariffazione puntuale non basta

La tariffazione puntuale si conferma uno strumento potente, ma non sufficiente da solo. Per una reale transizione ecologica servono politiche locali incisive per la riduzione dei rifiuti a monte, investimenti in infrastrutture e un maggiore impegno nella governance partecipativa. Solo attraverso una strategia integrata sarà possibile trasformare l’attuale sistema in un modello efficiente, trasparente e sostenibile.

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