Tari: confermato il divieto di motivazione postuma dell’accertamento
Con l’ordinanza n. 21875 del 29 luglio 2025, la Corte di Cassazione è tornata sul tema dell’obbligo motivazionale dell’avviso di accertamento Tari, ribadendo l’assoluto divieto di integrazione postuma delle ragioni a fondamento dell’atto, già presente nell’ordinamento e oggi espressamente sancito dal legislatore della riforma fiscale.