Il bonus TARI è uno sconto sulla tassa dei rifiuti per le famiglie in difficoltà economica.
Attenzione: il bonus viene applicato l’anno successivo a quello di riferimento.
👉 Per esempio: il bonus 2025 sarà riconosciuto nel 2026, basandosi sull’ISEE 2025.

📌 Come funziona e chi ne ha diritto?
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Il diritto al bonus si basa sull’ISEE familiare:
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Fino a 9.530 € per nuclei standard.
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Fino a 20.000 € per famiglie con almeno 4 figli a carico.
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I dati sull’ISEE vengono forniti dall’INPS, che raccoglie le informazioni dalle Dichiarazioni Sostitutive Uniche (DSU).
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Ogni mese l’INPS invia l’elenco dei beneficiari al Sistema Informativo Integrato (SII), che poi li gira al portale SGAte usato dai gestori delle TARI.
🏠 Come si applica il bonus?
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Il gestore TARI controlla nei propri archivi se tra gli intestatari di utenze domestiche c’è uno dei beneficiari comunicati dall’INPS.
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Se una famiglia ha più case, il bonus si applica solo a una utenza:
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Di norma alla casa dove vive la famiglia (secondo quanto indicato nella DSU).
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Se quella casa non ha TARI domestica attiva, il bonus può essere applicato a un'altra utenza domestica intestata a uno dei componenti.
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Per ottenere il bonus è necessario essere in regola con i pagamenti TARI degli anni precedenti (salvo prescrizione).
💶 Quanto vale lo sconto?
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Il bonus sarà pari al 25% della TARI annua (escluse IVA, TEFA e altri costi extra come neve o derattizzazione).
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Se l’utente ha già pagato le imposte su una TARI che verrà poi scontata, il gestore dovrà fare un conguaglio.
🗓️ Quando arriva il bonus e come viene pagato?
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Il gestore deve emettere la bolletta con il bonus entro il 30 giugno dell’anno successivo.
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Il bonus potrà essere usato subito, anche se si sceglie di pagare a rate.
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Se il beneficiario ha debiti TARI passati, il bonus potrà essere usato per coprire quelle somme, nei limiti di legge.
🏛️ I Comuni possono dare altri sconti?
Sì! I Comuni possono continuare a dare agevolazioni locali, anche più alte del 25% o esenzioni totali, ma devono usare i propri fondi (non possono farle pagare agli altri utenti o al sistema nazionale).
🔄 Come avvengono i rimborsi tra gestori e Stato?
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I gestori ricevono fondi attraverso un meccanismo detto componente UR3.
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Ogni anno, si confrontano i soldi raccolti con i bonus erogati.
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Le eventuali differenze vanno comunicate entro gennaio e regolate (a credito o a debito) tra marzo e maggio dell’anno dopo.
✍️ Chi può dire la sua sulla nuova delibera?
Tutti i soggetti interessati (come Comuni, gestori, associazioni...) possono inviare osservazioni entro il 20 giugno 2025, tramite:
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Modulo online sul sito www.arera.it
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Email a protocollo@pec.arera.it
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