Il 10 luglio 2025, il presidente di ANCI – Associazione Nazionale Comuni Italiani – e sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha partecipato a un’audizione alla Commissione Finanze del Senato, commentando la proposta del ministro Giorgetti di istituire un ente pubblico specifico per la riscossione dei tributi locali.

✅ Secondo Manfredi, l’Italia non ha bisogno di “una seconda Agenzia delle Entrate”. La soluzione non è duplicare un modello già esistente, ma sviluppare uno strumento alternativo, più smart ed efficiente.
💡 La proposta concreta: modernizzazione e condivisione dati
L’ANCI suggerisce di:
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Attivare la condivisione delle banche dati tra Comuni e altre amministrazioni;
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Sfruttare le tecnologie digitali, senza interferire con la gestione autonoma degli Enti Locali.
Questo approccio punta a migliorare l’efficacia delle riscossioni (IMU, TARI, ecc.) senza aggiungere strati burocratici o nuovi enti pesanti da mantenere.
🔄 Confronto tra le posizioni
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Ministro Giorgetti: propende per un nuovo ente specialistico, pubblico e integrato.
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ANCI/Manfredi: ritiene più utile potenziare l’attuale meccanismo, valorizzando la capacità digitale dei Comuni.
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Intesa possibile: entrambi sono favorevoli a una shared infrastructure, ma diverge la forma istituzionale.
🧭 Pro e contro
Punti di forza Criticità
✅ Condivisione dati = riscossione più rapida ed efficace
⚠️ Serve interoperabilità fra sistemi informatici diversi
✅ Autonomia dei Comuni preservata
⚠️ Il rischio è la frammentazione e la mancata armonizzazione
✅ Nessuna duplicazione di struttura costosa
⚠️ Potrebbero mancare standard uniformi nazionali
❓ Spunti per il dibattito
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Meglio potenziare l’esistente o servono nuovi modelli istituzionali?
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La tecnologia può bastare per rendere la riscossione più efficace, senza creare adempimenti extra?
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Quali garanzie servono, per evitare che questa modernizzazione penalizzi piccoli Comuni o regioni meno digitalizzate?
📝 In definitiva ANCI chiarisce che non serve una seconda Agenzia delle Entrate, ma un upgrade intelligente alla riscossione, basato su condivisione dati e tecnologie digitali. Per il futuro della fiscalità locale, l’obiettivo dovrebbe essere efficienza, autonomia e sostenibilità, evitando sovrapposizioni costose.
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