L'obbligo di denuncia TARI (Tassa sui Rifiuti) è considerato rigido: non sono ammissibili altre forme di informazione

Pubblicato il 2 agosto 2025 alle ore 08:03

Questa rigidità è stata ribadita dalla Corte di Cassazione, come nell'Ordinanza n. 20592/2025. La questione centrale riguarda la validità di una richiesta presentata al SUAP (Sportello Unico per le Attività Produttive) come denuncia ai fini del prelievo comunale sui rifiuti. Mentre un giudice di merito aveva ritenuto valida la richiesta al SUAP come "denuncia unica", il cui compito sarebbe stato del funzionario comunale inoltrarla all'ufficio competente, la Corte di Cassazione ha una visione diversa.

  • Finalità della denuncia TARI:
    • Determina l'ammontare dovuto dal singolo contribuente.
    • Assicura le risorse necessarie per il costo del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti.
    • È presidiata da sanzioni in caso di inadempimento.
  • Ruolo del SUAP:
    • È il soggetto pubblico unico di riferimento territoriale per tutti i procedimenti relativi all'esercizio di attività produttive e di prestazione di servizi, inclusi quelli di localizzazione, realizzazione, trasformazione, ecc..
    • Assicura una risposta telematica unica e tempestiva al richiedente, in luogo di altri uffici comunali e amministrazioni pubbliche coinvolte.
  • La posizione della Corte di Cassazione:
    • La Corte ha chiarito che il rapporto tra l'interessato e il SUAP è certamente unico per le pratiche amministrative relative all'apertura o trasformazione di un'impresa.
    • Tuttavia, il SUAP non comporta il venir meno dell'obbligo specifico di denuncia ai fini TARI (ex art. 70 d.lgs. 507/1993).
    • La denuncia TARI è una dichiarazione resa a fini esclusivamente tributari, inerente alle caratteristiche dei locali occupati e dell'attività svolta, come presupposto per la determinazione della tassa sui rifiuti.
    • Questa denuncia ha un contenuto specifico e non sovrapponibile ad altre comunicazioni; deve essere compilata su moduli predisposti dal Comune per acquisire i dati necessari alla liquidazione della tassa.
    • Per la Corte, il ricorso al SUAP implica l'unicità del soggetto pubblico di riferimento per le pratiche d'impresa, ma non l'unicità dell'atto di comunicazione per la TARI.
    • La scelta legislativa di mantenere un obbligo separato di denuncia per i dati relativi alla liquidazione del tributo sui rifiuti riflette una prevalenza delle esigenze pubbliche (ordinato svolgimento del servizio collettivo) rispetto alle esigenze private di evitare più comunicazioni.
  • Conseguenza: Una "domanda unica" presentata al SUAP per ottenere un'autorizzazione (es. apertura attività agrituristica) non può sostituire la denuncia TARI specifica.
  • In conclusione, la denuncia TARI è essenziale ai fini della corretta obbligazione tributaria e funzionale all'organizzazione del servizio pubblico, e non sono ammissibili forme di comunicazione diverse da quella formale e specifica, con i contenuti, le modalità e le tempistiche previste dal regolamento comunale. La possibilità che l'ente possa rilevare i dati per la liquidazione del tributo da altre fonti non esonera il contribuente dall'obbligo di presentare la denuncia iniziale o di variazione.

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